Genova – Ancora nessuna traccia di Gaia Randazzo, la ragazza di 20 anni scomparsa dal traghetto La Superba della compagnia di navigazione GNV mentre viaggiava tra Genova e Palermo. I genitori non credono all’ipotesi di un suicidio ed attraverso i propri avvocati chiedono che le ricerche non vengano sospese e che si indaghi anche su altre piste che non siano solo quelle del gesto estremo compiuto per una delusione d’amore.
Secondo i familiari di Gaia, infatti, la giovane non aveva mai dato segni di sofferenza ed aveva invece moltissimi progetti a medio e lungo termine che non si spiegano con l’ipotesi che abbia deciso di togliersi la vita.
Per prima cosa hanno chiesto che vengano effettuati controlli ed analisi sul telefonino sui cui sarebbe stato trovato il messaggio nel quale annunciava il suicidio e che vengano analizzate le conversazioni e i messaggi inviati e ricevuti nelle ultime ore.
Inoltre i familiari di Gaia Randazzo chiedono ai passeggeri della nave, il traghetto la Superba, di riferire alle forze dell’ordine qualunque cosa pensino possa essere utile alle indagini ed in particolare se hanno visto Gaia in compagnia di altre persone sulla nave o se fosse in qualche zona particolare del traghetto.
Nel frattempo le ricerche del corpo della ragazza si concentrano nella zona in cui si trovava il traghetto al momento in cui sembra sia stato scritto il messaggio mai inviato dal telefono della ragazza perché in quel momento non c’era “campo”.