Sanremo (Imperia) – Non hanno voluto guardare in faccia il presunto assassino di Sargonia Dankha i familiari giunti dalla Svezia per l’avvio del processo a Salvatore Aldobrandi. La mamma e il fratello della ragazza scomparsa misteriosamente nel nulla, 28 anni fa, e il cui corpo non è mai stato trovato, chiedono Giustizia visto che il caso, chiuso in Svezia proprio per il mancato ritrovamento del cadavere, è stato riaperto in Italia dove il presunto assassino è tornato a vivere.
L’indagato, che oggi ha 73 anni, aveva avuto una relazione con Sargonia ed era stato sospettato della sparizione dalle autorità svedesi.
A rafforzare la tesi dell’omicidio le testimonianze di alcuni colleghi di lavoro dell’epoca di Aldobrandi che avrebbero ricevuto offerte di denaro per aiutare l’uomo a risolvere un gosso problema.
Il sospetto è che l’imputato abbia ucciso la ragazza per poi far sparire il corpo nella convinzione che l’assenza del cadavere avrebbe fatto chiudere il caso.
La forza d’animo dei familiari, che non si sono mai arresi, ha portato alla riapertura del caso in Italia.