Genova – La strada per il Monte Fasce è stata liberata ma non cessano le polemiche per la serie di Tir che si sono incastrati in questi giorni sulle vie collinari della città.
Ieri è stata necessaria un’intera giornata di lavoro di vigili del fuoco e agenti della polizia locale ma soprattutto con i disagi degli automobilisti e dei residenti che hanno dovuto spostare tutte le auto parcheggiate per permetterne il passaggio.
A causare tutto il trambusto un “errore” nato dalla chiusura notturna dell’Autostrada A12 Genova – Livorno che ha spinto l’autista del pesante automezzo a cercare una alternativa per non fermare il viaggio da Prato, in Toscana, sino a Nizza, in Fracia.
Galeotto quindi è stato il blocco dell’autostrada. Il conducente si è affidato al GPS con una App ancora poco usata in Italia ma che in Francia va moltissimo: Waze
Un’applicazione che suggerisce la strada da percorrere ma non ha ancora la versione per camion e così non ha tenuto conto delle dimensioni del mezzo.
Chiuso il tratto tra Rapallo e Recco della A12 dalle 22 alle 6, il camionista è arrivato sino a Recco sulla Statale Aurelia e poi, invece di procedere, ha seguito la strada per il Fasce restando poi bloccato, con tutto quello che è poi successo.
Probabilmente sarebbe necessaria una maggiore Informazione degli operatori del settore, magari a spese di chi i disagi li sta causando con chiusure e interruzioni ma sarebbe opportuno anche sorvegliare le strade più facilmente rientranti nelle “scelte” sbagliate dei camionisti con personale presente negli orari in cui i tratti autostradali sono chiusi.
Diversamente quello di ieri sul Monte Fasce e quello di Prà, di Sant’Ilario e di Borgoratti saranno solo una parte della casistica che dovremo conteggiare.