Genova – Diversi comuni dell’entroterra ligure non ricevono il segnale Rai ma i loro abitanti dovranno ugualmente pagare il canone con la bolletta energetica.
Sono numerose le aree senza adeguata copertura del segnale Tv da quando c’è stato il passaggio al digitale terrestre che, solo sulla carta, avrebbe dovuto cancellare ogni problema. I cittadini, che prima non pagavano il canone Rai per protesta, non potendo usufruire del servizio, ora si vedranno costretti al saldo del dovuto pena io distacco della corrente elettrica.
Mentre le Associazioni dei Consumatori invitano i diretti interessati a “scorporare” quanto dovuto per il consumo energetico e quanto invece sarebbe dovuto per il Canone e a pagare solo la parte della bolletta riguardante i consumi energetici, il Movimento 5 Stelle, ad opera di Roberto Fico, portavoce del movimento, presenta una denuncia circostanziata che ben illustra la gravità del fenomeno ed invita il Governo e la Rai a provvedere o alla corretta “illuminazione” del territorio nazionale o la esenzione degli italiani non raggiunti dal segnale, dall’obbligo di pagare il Canone in bolletta.
Secondo l’analisi di Roberto Fico, infatti, nel Lazio sono trenta i comuni che non hanno mai ricevuto il segnale Rai da quando si è realizzato il passaggio al digitale terrestre, a Cinisi, in provincia di Palermo, è possibile fruire soltanto di un limitato numero di canali del servizio pubblico, in diverse zone del Piemonte il segnale delle reti Rai risulta assente da luglio a causa di un imprecisato problema tecnico relativo alle frequenze, a Paola, in provincia di Cosenza, il segnale della Rai non sarebbe raggiunto dalla quasi totalità dei residenti, in Abruzzo, nei dintorni dell’Aquila, il segnale radiotelevisivo si perde sistematicamente per diversi giorni. Non pervenuto da tempo immemore quello radiofonico, vicino Genova, a distanza di oltre tre anni dallo switch-off, non risultano fruibili i canali digitali della Rai, specialmente quelli tematici.
Il lungo elenco dei disservizi riguarda anche i comuni in provincia di Matera, Lecce, Salerno, Macerata e altri.
“Centinaia di persone mi hanno scritto e mi scrivono – denuncia Roberto Fico – per segnalare problemi e criticità perché ancora oggi molte zone del nostro Paese non sono raggiunte dal segnale Rai o hanno difficoltà nella ricezione. Per questo ho inviato un quesito ai vertici dell’azienda per avere informazioni sullo stato dell’arte e per sapere in che modo la Rai intenda intervenire. Esistono palesi disparità di trattamento tra i territori del nostro Paese e devono essere definitivamente superate. È assurdo che si pretenda il pagamento del canone a fronte di un servizio inesistente. Non solo la Rai, anche il Governo ne deve tenere conto. Non può pensare di mettere mano al sistema di riscossione del canone senza però assicurarsi che tutti i cittadini siano messi nelle condizioni di vedere i canali Rai.
Rispetto alla questione ho già fatto una proposta contenuta nel contratto di servizio approvato dalla Commissione di vigilanza un anno e mezzo fa, e allo stato attuale ancora chiuso nei cassetti nel Ministero dello Sviluppo Economico, chiedendo che vengano esentati dal pagamento del canone proprio coloro i quali non ricevono per questioni tecniche le trasmissioni televisive“.
Secondo il portavoce del Movimento 5 Stelle, inoltre, la mancata ricezione del segnale si traduce in una “lesione del diritto costituzionale all’informazione. E’ inaccettabile che sussistano disparità di trattamento nel nostro Paese. Rai e governo intervengano“.