Genova – Devono ricevere complessivamente oltre 600mila euro di risarcimento danni per la morte del familiare contagiato e ucciso da una infezione dopo una trasfusione ma il Ministero della Salute non paga nonostante la condanna.
Ha dell’incredibile la vicenda di una famiglia genovese che ha subito un lutto terribile nel 2009 a causa di una trasfusione con sangue infetto e che, ancora oggi, con il Ministero condannato, non viene risarcita.
La Giustizia italiana ha già deciso, con sentenza passata in giudicato e non impugnata, che i parenti dell’uomo di 33 anni debbano essere risarciti con una somma superiore ai 600mila euro ma poiché il Ministero non paga, i familiari sono stati costretti a ricorrere al Tar che, a sua volta ha nuovamente confermato l’obbligo di essere risarciti ed ha messo in mora il Ministero che ora sarà costretto a pagare.
Se non lo farà, infatti, il Tar ha già nominato un commissario straordinario che si dovrà occupare di garantire agli eredi la somma spettante.
Nel frattempo, sempre a carico dei Contribuenti, ci saranno gli interessi e le spese legali che vengono rivalutate di mese in mese.