Perugia – E’ stata ridotta da 30 a 20 anni la condanna a Salvatore Parolisi per l’omicidio di sua moglie Melania Rea. La decisione è stata presa oggi dalla Corte d’Assise d’Appello di Perugia che ha così applicato lo sconto previsto dal rito abbreviato scelto dall’ex caporalmaggiore del 235° Reggimento Piceno.
La Cassazione, confermando la sua responsabilità nel delitto, aveva infatti annullato l’aggravante della crudeltà. Rimettendo gli atti ai giudici perugini perché rideterminassero la pena. La Corte ha comunque negato la concessione delle attenuanti.
Melania Rea, giovane mamma di 29 anni, era scomparsa il 18 aprile 2011 sul Colle San Marco di Ascoli Piceno, dove era andata a trascorrere il pomeriggio con il marito Salvatore e la figlioletta di 18 mesi. L’uomo ha sempre sostenuto che la donna fosse sparita nel nulla dopo essersi assentata per andare in bagno. Poi, il corpo senza vita della povera Melania venne ritrovato il 20 aprile, 2 giorni dopo, in un bosco di Ripe di Civitella, massacrato da 35 coltellate, con una siringa piantata nel petto e strani segni incisi sulla gamba.
Ma nonostante Salvatore si disperi e lanci appelli per trovare il colpevole, circa un mese dopo viene arrestato con l’accusa di essere l’autore del delitto. Parolisi avrebbe ucciso la moglie per la difficile situazione venutasi a creare a causa del suo amore clandestino con la soldatessa Ludovica Perrone. Amore di cui Melania era venuta a conoscenza, minacciando il divorzio se non lo avesse troncato.