Savona – Ha accompagnato il padre all’appuntamento con la morte e intanto messaggiava via sms con l’amico che doveva ucciderlo. Freddo e determinato Rinaldo Costa, 52 anni, figlio di Renato, l’80enne che si è salvato per miracolo al tentativo di omicidio organizzato dal figlio. Aveva pianificato ogni cosa ed aveva promesso 10mila euro all’amico Andrea Invincibile perchè uccidesse il padre facendo passare la morte per un attacco cardiaco o un tentativo di rapina finito male.
Rinaldo Costa ha confessato l’incredibile piano ma, ad inchiodarlo davvero, sono stati gli sms che ha inviato all’amico killer con un telefonino “segreto” che è stato ritrovato nella sua vettura.
Con quel cellulare l’uomo si manteneva in contatto con il killer mentre accompagnava il padre all’appuntamento con la morte.
Rinaldo Costa ha invitato il padre a fare colazione insieme e poi lo ha accompagnato a casa. Il tutto mentre l’amico entrava nell’abitazione con passamontagna, guanti di lattice e copri scarpe e impugnava un cuscino.
Una volta sotto la casa del padre, l’uomo ha mandato un ultimo messaggio avvertendo che la vittima stava arrivando.
Insieme avevano pianificato l’omicidio nei particolari. Il padre era malato di cuore e probabilmente sarebbe bastato poco per farlo morire.
E invece il pensionato 80enne ha reagito colpendo il killer e mettendolo in fuga tra le urla che hanno richiamato i vicini di casa.
Il figlio è subito accorso ma, curiosamente, non ha chiamato nessuno e già questa circostanza ha fatto nascere qualche dubbio.
Poche ore più tardi, mentre il pensionato era convinto di essere stato salvato dal figlio, questi confessava di essere terrorizzato dalla possibilità di perdere l’eredità per via del matrimonio del padre con una donna di 30 anni più giovane di lui e che, nella sua testa, gli stava portando via tutto.
L’uomo voleva vendere la casa ereditata e andare a vivere in Thailandia, dove era già stato diverse volte.
L’omicidio avrebbe fatto ereditare la modesta casa di corso Ricci e i soldi sul conto corrente. Pochi beni che, nell’ossessione del mandante dell’omicidio, sarebbero andati alla nuova moglie del padre.
Un ostacolo che andava rimosso al più presto possibile, uccidendo il padre.
Renato Costa ora non si da pace e vuole capire cosa sia passato per la testa del figlio. Dopo la delusione ora medita di “cancellarlo” dalla sua vita e, probabilmente, anche dal suo testamento.