Genova – Una lotta che continua quella portata avanti da Fepag-Ascom e Fiepet-Confesercenti per convincere la giusta comunale e il sindaco Marco Doria a rivedere un’ordinanza anti-movida che per mettere in sicurezza il centro storico di Genova ha messo a dura prova le attività dei commercianti che vi lavorano.
Le due associazioni contestano infatti l’ordinanza del Sindaco di Genova n. 134/2016 con cui il Comune ha imposto un orario di chiusura anticipato a tutti i bar e ristoranti del Centro Storico (estendendo in maniera generalizzata l’obbligo di chiusura all’una di notte nei giorni infrasettimanali e alle due nei weekend), senza fare distinzione tra i tanti che rispettano le regole in materia di vendita e somministrazione di bevande e coloro che le infrangono.
“Chiediamo al Sindaco di Genova che si attivi per la sicurezza di tutti – si legge nel comunicato congiunto di Fepag-Ascom e Fiepet-Confesercenti – e chiediamo che vengano istituiti presidi permanenti di forze dell’ordine, che venga modificata l’ordinanza anti-movida in modo da tutelare le attività virtuose, che venga istituito l’Osservatorio come previsto dal Regolamento di Polizia Annonaria per la convivenza tra le funzioni residenziali e commerciali e le attività di svago e che il Comune si adoperi immediatamente al fine di reperire le risorse per vivibilità e fruibilità, riqualificazione, presidio ed illuminazione”.
Il prossimo passo che le federazioni rappresentative dei pubblici esercizi metteranno in atto sarà dunque quello di portare alcune richieste al primo cittadino genovese in occasione della manifestazione che partirà martedì 8 novembre da Piazza de Ferrari alle 14.00 per arrivare a Palazzo Tursi alle 15.00 con un corteo pieno di musica e colori, un corteo di pace e apolitico, per portare le migliaia di firme raccolte.