Scientifica

Roma – Durante alcuni lavori di ristrutturazione in un locale seminterrato annesso alla sede della Nunziatura apostolica di Via Po a Roma sono state ritrovate delle ossa umane. Gli accertamenti delle autorità competenti sono ancora in corso, per cercare di comprendere a che epoca risalgono tali resti e se sono appartenenti a una o più persone. Alcuni degli esami immediatamente svolti riguardano le parti del cranio e dei denti, alla ricerca di un possibile collegamento ai casi Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le ragazze scomparse a Roma nel 1983.

In una nota diffusa dalla Santa Sede si legge che il Corpo della Gendarmeria è “prontamente intervenuto sul posto informando i Superiori della Santa Sede che hanno immediatamente informato le autorità italiane per le opportune indagini e la necessaria collaborazione nella vicenda“.

Il collegamento con la sparizione di Emanuela Orlandi è scattato in automatico, visto che da 35 anni il mistero legato alla sua scomparsa non ha ancora trovato spiegazione. Le indagini della polizia Scientifica riusciranno a svelare i proprietari dei resti ritrovati, anche se a prescindere dal collegamento con il rapimento della giovane, bisognerà accertare per quale ragione ci siano ossa umane all’interno di un edificio della Santa Sede. Se l’esito del confronto con il DNA della Orlandi dovesse essere negativo, si procederà con l’esame analogo per Mirella Gregori: fin da subito i due casi vennero accostati, tanto da non riuscire tuttora a escludere un possibile collegamento.