Genova – Solo due multe pagate su 217 che il Comune ha emesso nei confronti di barboni e senza tetto che, essendo nullatenenti, non hanno potuto pagare se non con l’aiuto di qualche associazione benefica.
Il MoVimento 5 Stelle presenta un esposto in Procura indirizzato alla Corte dei Conti della Liguria per denunciare lo spreco di risorse pubbliche relativo alle sanzioni, oltre duecento, emesse dalla Polizia Municipale a senzatetto e a persone che rovistavano nei cassonetti dell’immondizia.
A presentare l’esposto è stato Stefano Giordano, consigliere pentastellato in Comune a Genova, il quale aveva di recente presentato un’interrogazione scritta per conoscere il numero dei verbali emessi e di quelli che poi sono state effettivamente pagati.
“217 multe a persone senza tetto, da Luglio 2017 ad oggi, dei quali due soltanto sono stati regolarmente pagati, probabilmente da qualche Associazione – commenta Stefano Giordano – rappresentano evidentemente uno spiegamento di forze, e quindi di risorse pubbliche, del tutto inutile e non giustificato da quanto riscosso con l’attività sanzionatoria.
Per questo motivo, al di là dell’etica davvero preoccupante del regolamento della giunta Bucci che sembra voler condannare e colpire ulteriormente chi già vive in condizioni disperate e di povertà assoluta, l’esposto che ho presentato si concentra esclusivamente sullo spreco di soldi pubblici dei cittadini che la prassi sanzionatoria nei confronti dei senzatetto ha causato”.
“Non soltanto l’impiego degli agenti municipali – continua Giordano – ma come facemmo già notare quando presentammo in Consiglio Comunale la mozione per correggere questa delibera, mozione respinta dalla maggioranza, anche l’impiego di altri uffici e funzionari in quanto, anche in caso di procedimento penale originato dai verbali non pagati, la Procura della Repubblica ha sempre chiesto l’archiviazione dei relativi procedimenti (per evidenti motivi), con ulteriore dispendio di energie e risorse a carico dell’erario”.
“Siamo convinti – conclude Giordano – che la strada percorsa da Bucci e Garassino per contrastare la povertà, trasformandola in colpa ed impiegando risorse pubbliche per fare dei buchi nell’acqua con queste sanzioni sia la più sbagliata possibile e confidiamo nell’intervento della Corte dei Conti per porre fine a questo percorso.”