Genova – Solo tre multe per violazione del divieto di accesso al centro città per i mezzi a due ruote più vecchi ed inquinanti. La denuncia arriva da Alberto Cattaneo, consigliere del Municipio I Centro-Est attraverso la sua pagina Facebook.
Secondo il consigliere municipale, infatti, a quasi un anno dalla delibera “anti Vespa” decisa dal Sindaco Marco Bucci, le sanzioni per i mezzi fuori-norma scoperti a girare nel centro nonostante i divieti sono apparentemente pochine.
Un dato che contrasta palesemente con l’esperienza dei genovesi che incontrano ogni giorno, nelle aree di divieto, mezzi a due ruote che, secondo la delibera, non dovrebbero circolare.
L’ordinanza “anti Vespa” aveva sollevato un gran polverone e molte associazioni di categoria avevano minacciato manifestazioni e proteste ma poi, complice il lockdown imposto dal coronavirus, del provvedimento non si è più sentito parlare.
“Ricordate l’ordinanza N. ORD-2019-311 attivata a partire dal 4 Novembre 2019 ai più nota come “ordinanza benzene o vespe”? – scrive il consigliere municipale Alberto Cattaneo – Mi ero ripromesso che dopo 6 mesi dall’attivazione dell’ordinanza avrei chiesto quante #contravvenzioni fossero state comminate, ma con il lock-down ho posticipato questa richiesta. A quasi un anno di distanza dall’attivazione, le multe comminate ai trasgressori dell’ordinanza sono appena 3″.
Secondo il consigliere l’ordinanza è poco applicata perchè “il metodo di controllo usato è inefficace”. A riprova il consigliere Cattaneo porta i numerosi interventi di sanzionamento per le auto in sosta, di notte, nelle zone a rischio blocco ambulanze.
“Solo con i miei occhi ho visto ben più di 3 mezzi al di sotto della categoria Euro 3 all’interno del perimetro e negli orari in cui l’ordinanza è vigente – spiega Cattaneo – Nella Commissione Municipale del 28 Novembre 2019, alla presenza dei più alti dirigenti del settore Mobilità del Comune e dell’assessore competente Matteo Campora, si è appreso che la civica amministrazione per controllare gli accessi onde evitare facili ed ovvie infrazioni ha demandato alla Polizia Locale questo compito senza l’utilizzo di nessun supporto tecnologico (telecamere agli accessi) e che non sono previsti nell’immediato futuro finanziamenti per un controllo degli accessi con sistemi ICT. Il controllo viene fatto dalla Polizia Locale munita di taccuino e paletta”.