Albenga (Savona) – Una capotreno è stata aggredita e spinta sui binari da un viaggiatore sprovvisto di biglietto.
E’ accaduto venerdì sera nella stazione di Albenga, come ha denunciato l’ORSA, il sindacato autonomo di base delle ferrovie.
Secondo quanto riportato nel comunicato del sindacato, il viaggiatore sorpreso senza biglietto avrebbe sfogato la propria rabbia contro la dipendente addetta al servizio pubblico.
“A oggi – si legge – non sono bastati i continui incontri per affrontare il problema e trovare soluzioni adeguate. Gli organici di Protezione Aziendale e dell’Antievasione non sono mai stati adeguati e il Personale Viaggiante è abbandonato a sé stesso, senza alcun supporto anche in questo difficile periodo determinato dalla pandemia. I famosi tornelli nelle principali stazioni sono rimasti solo sulla carta e non è sufficiente controllo preventivo nelle stazioni per verificare chi ha titolo e salire sui treni”.
Ancora: “Nel comunicare la nostra solidarietà alla lavoratrice che ha subito violenza solo per il fatto di avere una divisa addosso, non possiamo che confermare quanto già espresso al Prefetto di Genova venerdì sera rispetto agli enormi rischi che corre il personale viaggiante quando non è supportato dalle forze dell’ordine. I treni e le stazioni, ormai quasi ovunque sprovviste di posti Polfer, sono da tempo luoghi che raccolgono buona parte del disagio sociale”.
Il comunicato si conclude: “Se a ciò sommiamo il rischio di aggressioni conseguente alle tensioni generate dall’introduzione del Green Pass, siamo costretti a ribadire che il personale dei treni regionali sui quali sarà inserito l’obbligo della certificazione a partire dal 6 dicembre, non potrà svolgere i controlli in assenza delle forze dell’ordine.
Ancora oggi, sebbene le disposizioni del DL 172 prevedono il controllo del green pass anche sui treni regionali, nessuna comunicazione ufficiale riguardante le indicazioni comportamentali è giunta al personale da parte di Trenitalia.
Ciò non è ammissibile. ORSA non esclude nei prossimi giorni di intraprendere iniziative a difesa del personale dei treni”.