La Spezia – Avevano trasformato un appartamento preso in affitto nel quartiere di Mazzetta in una casa di piacere per incontri a luci rosse. Un’indagine lampo della Polizia Locale della Spezia ha fatto scoprire una casa di appuntamenti, riuscendo anche a smascherare la gestrice dell’attività.
Tutto è partito da una segnalazione dell’amministratrice di un condominio che aveva denunciato un via vai sospetto di persone in un appartamento dello stabile. Un esposto giunto dopo un’accesa riunione condominiale sul tema della sicurezza all’interno del palazzo.
Ricevuta la segnalazione, gli operatori della Sezione di Polizia Giudiziaria e Sicurezza Urbana si sono messi al lavoro scandagliando il web su siti specializzati in materia di incontri a luci rosse: le ulteriori indagini scaturite hanno portato a dimostrare l’esistenza di un’attività di prostituzione all’interno del condominio, ubicato nel quartiere di Mazzetta ed incastonato tra scuole ed attività commerciali.
Gli agenti della Locale sono riusciti ad introdursi nell’appartamento con un escamotage ed hanno rilevato che fosse evidente un’attività di prostituzione, anche per la presenza di vari accessori erotici in bella mostra.
Ulteriori verifiche hanno accertato che nello stabile operava una prostituta di nazionalità cinese che era giunta alla Spezia pochi giorni prima, aveva ricevuto da una connazionale le chiavi dell’appartamento ed un telefono cellulare per esercitare la “professione”, inoltre quest’ultima le procurava clienti e provvedeva al pagamento dell’affitto dell’appartamento nel quale esercitava.
Dalle indagini è emerso che la banda aveva persino studiato un vero e proprio “disciplinare operativo” che, in caso di overbooking di clienti, ovvero della presenza di clienti in sovrannumero, c’erano procedure ben definite per indirizzare gli uomini ad altre attività dove ottenere una prestazione sessuale senza troppe inutili e stressanti attese.
Per la “basista”, una quarantasettenne di nazionalità cinese, regolare sul territorio italiano, anch’ella prostituta, è scattata la denuncia a piede libero per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Non sono emersi elementi a carico del proprietario dell’appartamento che è risultato aver affittato regolarmente l’abitazione ad una terza persona.
Saranno avviate le procedure civilistiche di sfratto per gravi inadempienze contrattuali.