Genova – La palestra chiude e il parroco di San Siro di Nervi e della chiesa di San Giuseppe in via del Commercio apre la chiesa alle lezioni e agli allenamenti di karate. Se non è un primato mondiale ci assomiglia molto e la parrocchia, guidata da don Valentino Porcile, potrebbe essere la prima al mondo a trasformarsi in palestra di arti marziali tre volte alla settimana.
Ovviamente si tratta di una situazione di emergenza, che potrebbe essere risolta a breve ma la decisione del parroco di una delle chiese storiche di Nervi ha già fatto parlare e molto.
Da un lato i 40 atleti, in gran parte bambini e ragazzi, e dall’altra un parroco che già nel passato non si è tirato indietro di fronte ai piccoli-grandi problemi dei suoi parrocchiani e trovando una soluzione che non scontenti chi desidera pregare e chi deve prepararsi per gare e competizioni, ha letteralmente aperto le porte della chiesa alla comunità.
Tre volte alla settimana, fino a quando non verrà risolto il problema della palestra e comunque non oltre giugno, parte degli spazi della chiesa verranno occupati dal tatami, il “tappeto” dove si alleano i giovani karateka mentre il resto dell’edificio verrà comunque riservato a chi desidera raccogliersi in preghiera.
A chiedere l’intervento del parroco i familiari dei bambini che frequentavano i corsi di karate che non ce la facevano a reggere gli occhi tristi dei figli impossibilitati a ottenere le prime cinture colorate con cui si distinguono i vari gradi di preparazione nelle arti marziali.
Don Valentino ha ascoltato e poi ha aperto le porte della chiesa.
La decisione ha già suscitato qualche perplessità e c’è già chi ha minacciato di rivolgersi al vescovo ma in Curia già conoscono bene don Valentino e sanno che sa avvicinare i giovani con iniziative magari un pò sopra le righe ma certamente efficaci e sempre rispettose e che le parrocchie che guida sono sempre aperte a chi ha bisogno, di poco come di molto.