Genova – Arriverà probabilmente oggi la convalida dell’arresto del cittadino egiziano di 21 anni che ha accoltellato il capotreno che lo voleva far scendere perché non aveva il biglietto e nella difesa potrebbe essere usata la circostanza secondo cui il dipendente di Trenitalia avrebbe estratto un manganello allungabile che non fa parte della dotazione del personale viaggiante.
Sarebbe stato lo stesso capotreno a raccontare la circostanza ai carabinieri intervenuti in suo soccorso luned’, alla stazione di Rivarolo dove è stato colpito con alcuni fendenti alla spalla dalla persona che aveva cacciato dal treno.
Il manganello, un’arma allungabile, sarebbe stata tenuta alla cintura per difesa personale ma potrebbe cambiare, e parecchio, lo scenario di quanto avvenuto se venisse dimostrato che l’arma è stata estratta prima che la situazione degenerasse.
Chiaramente nulla potrebbe giustificare le coltellate inflitte ma la situazione nella quale è avvenuta l’aggressione potrebbe mutare sotto il profilo giudiziario.
Il capotreno ha scoperto due persone che viaggiavano insieme, il cittadino egiziano di 21 anni e una ragazzina minorenne italiana, e li avrebbe fatti scendere perchè non avevano il biglietto. La reazione sarebbe stata concitata ma gli scenari, ora, sono ben diversi e potrebbero modificare il procedimento penale a carico del feritore.
Le riprese video potrebbero essere determinanti come eventuali testimoni della vicenda che ora sono più che mai invitati a farsi avanti per far conoscere come si sono davvero svolti i fatti.
Nel frattempo infuria la protesta del personale viaggiante di Trenitalia con denunce di episodi più o meno gravi praticamente quotidiani e la richiesta di maggiore sicurezza, di bodycam obbligatorie per il personale e sui treni ma anche maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle stazioni e sui treni.