Airole (Imperia) – Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso di Luigi Ciaccia, il ragazzo di 23 anni trovato morto nella sua abitazione, probabilmente folgorato da una scarica elettrica mentre utilizzava il phon. Stabilire con certezza le cause del decesso è importante soprattutto per l’indagine, aperta dalla Procura di Imperia sul tragico decesso e con l’ipotesi di accusa di omicidio colposo.
Al centro delle indagini l’impianto elettrico dell’abitazione in cui Luigi Ciaccia e la famiglia si erano recentemente trasferiti e che potrebbe presentare dei “difetti” o delle anomalie che hanno impedito al “salvavita” di scattare al momento della forte scarica, impedendo di fatto la morte del ragazzo.
Accertamenti tecnici e legali “dovuti” e che scattano automaticamente in casi come questi.
Il giovane, benvoluto nel paese dove si era trasferito di recente, è stato trovato a terra, ormai morto, probabilmente folgorato da una scarica elettrica partita dal phon che stava utilizzando. Un incidente domestico più diffuso di quanto si creda ma che raramente porta a conseguenze così tragiche proprio per l’esistenza del “salvavita” che interrompe automaticamente la fornitura di energia elettrica nel caso di corto circuiti o di scariche improvvise.