cinghiali corso Italia genovaGenova – Un grosso cinghiale ormai morto è stato trovato questa mattina, prima dell’alba, in mezzo alla strada, in corso Gastaldi, in direzione centro. La segnalazione è stata fatta da un’automobilista di passaggio che si è ritrovato l’animale ormai morto in mezzo alla strada con il rischio concreto di un grave incidente stradale.
La carcassa è stata rimossa e trasferita in ambiente protetto per verificare se l’animale, come sembra, sia rimasto coinvolto in un incidente stradale, o se, invece, si sia trascinato morente sino a quel punto, magari colpito dalla Peste Suina che, secondo quanto risulterebbe, avrebbe già decimato i cinghiali – centinaia – presenti nel greto del torrente Bisagno.
L’ipotesi di un incidente stradale è quella che più preoccupa automobilisti e motociclisti poiché non sarebbe la prima volta che l’impatto con uno di questi animali causa gravi conseguenze per le persone coinvolte, come già successo proprio in corso Gastaldi, con una donna a bordo di uno scooter che è finita a terra e poi in ospedale, o poco lontano, in corso Europa, all’altezza dello stadio Carlini dove un’altra moto si è schiantata contro un cinghiale che passeggiava e il centauro è finito in ospedale.
Ad ogni modo stupisce il fatto che, nelle ultime ore e dallo scorso 15 novembre, non si registrano messaggi di emergenza sui canali di emergenza del Comune e che non risulti neppure questo “caso”.
L’emergenza cinghiali è tutt’altro che conclusa, come testimoniano le numerose segnalazioni e sono solo Fake news quelle che vorrebbero i cinghiali “spinti verso le città per la presenza dei Lupi nelle campagne circostanti”.
In realtà i cinghiali, come possono testimoniare i ricercatori che li studiano, vengono in città perché trovano più facilmente cibo, sia sotto forma di rifiuti abbandonati vicino ai cassonetti e sia, come testimoniano decine e decine di denunce, perché gli ungulati riescono agevolmente a ribaltare i cassonetti, specie quelli di vecchia impostazione, che sono presenti ancora in moltissime zone della città.
I lupi sono in numero esiguo e sono invece vittima di una campagna di Stampa negativa spinta da motivazioni poco chiare e spesso legate all’ignoranza e da lobby che ne vorrebbero la eliminazione per vari motivi.
Recentemente la tutela dei Lupi è stata messa in discussione, dopo decenni di conservazione attenta, dagli stessi organi che ne tutelavano prima la salvaguardia e la difesa.
Fuori dalla propaganda e per offrire soluzioni concrete e non violente, gli ambientalisti suggeriscono da tempo di distribuire cibo con farmaci anti fecondativi nei periodi degli accoppiamenti per evitare la nascita di nuove cucciolate e bloccare in modo “naturale” la diffusione e la permanenza dei cinghiali in città. Appelli sino ad ora inascoltati a cui si è contrapposto il ricorso a catture con gabbie e uccisioni “lontano dalla vista” dei Cittadini.
Non è infatti possibile trasferire i cinghiali altrove proprio per il rischio di propagare la Peste suina e gli animali catturati vengono invariabilmente uccisi.