Genova – Costretti a pagare un servizio di vigilantes nella città che secondo il rapporto del CNEL spende di più proprio per la sicurezza. E’ il paradosso che potrebbero sperimentare i commercianti del centro storico che, dopo una serie di spaccate e furti nei negozi, stanno pensando di affidarsi ad un servizio di vigilanza privata, ovviamente da pagare in aggiunta alle tasse.
L’allarme arriva dalla zona di Caricamento, piazza Banchi e Sottoripa dove la microcriminalità è in costante aumento e dove, nonostante gli oltre mille operatori in servizio per la pubblica amministrazione – che hanno portato la Liguria a battere il record di spesa pubblica – ogni sera gli operatori chiudono con il terrore di essere rapinati e che qualcuno, nella notte, distrugga la loro vetrina per entrare e rubare le poche cose che vengono lasciate. Non va meglio per risse, aggressioni e rapine e dove i turisti che posteggiano sono costretti ad inventare fantasiosi trucchi pur di non ritrovarsi le vetture scassinate e le valigie rubate.
C’è chi ha iniziato l’anno con un tentativo, l’ennesimo di spaccare la vetrina, come la friggitoria di Caricamento, “visitata” nella notte di Capodanno e chi, avendo ereditato dai genitori l’attività, può dire a buon giudizio che la situazione non è mai stata tanto allarmante. Tutti attendono una risposta concreta dalla civica amministrazione e intanto valutano la possibilità di creare una sorta di “consorzio” tra commercianti per pagare un servizio “aggiuntivo” di vigilanza privata mentre gli operatori della sicurezza denunciano il “caso” del record di spesa annunciando un ricorso alla Corte dei Conti e lamentano lo scarso coordinamento tra forze in campo.
(Foto di Archivio)